Storie di pirati by Arthur Conan Doyle

autore:Arthur Conan Doyle [Doyle, Arthur Conan]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Storico, Avventura
ISBN: 9788860366948
editore: Donzelli
pubblicato: 2012-04-11T16:00:00+00:00

«Che ne sarà di me?», disse rauco. «Cosa ne pensate, Baldy Stable? Avrò modo di farla franca? Parlate, scellerato! Altrimenti vi darò una scarica di legnate da lasciarvi sulla soglia della morte! Ve lo ripeto: ho qualche speranza?».

Il medico fece di no con la testa. «Capitano Sharkey – rispose – sarei un ipocrita a mentirvi. Siete stato contagiato. Non c’è uomo che sia mai guarito dopo che le scaglie della lebbra si erano posate su di lui».

Sharkey lasciò cadere la testa sul petto e rimase seduto immobile, colpito da questo enorme e improvviso orrore, esplorando con occhi furenti il suo spaventevole futuro. Il secondo e il medico si alzarono in silenzio dalle loro sedie e alla chetichella uscirono dalla cabina appestata; si tuffarono nell’aria fresca dell’alba, e la brezza dolce e fragrante accarezzò i loro volti; e sui primi pennacchi rossi delle nuvole si riflessero i bagliori del sole nascente, i cui raggi colpivano i rilievi coperti di palme di Hispaniola.

Quella mattina, i pirati tennero un secondo consiglio ai piedi dell’albero maestro e fu designata una delegazione per parlare con il capitano. Nel momento in cui stavano per raggiungere la cabina di poppa, Sharkey avanzò verso di loro con il diavolo negli occhi e due pistole nella bandoliera.

«Che vi venga un colpo, canaglie!», urlò. «Osereste mettervi di traverso alla mia cubia? Fatevi avanti, Sweetlocks, ché vi sbudello! Galloway, Martin, Foley, venite qui e aiutatemi a ricacciare questi cani nelle loro cucce!».

Ma i suoi ufficiali lo avevano abbandonato e nessuno accorreva in suo aiuto. I pirati gli si lanciarono contro. Uno fu colpito da una pallottola, ma un istante dopo Sharkey fu immobilizzato

e issato sull’albero maestro. I suoi occhi velati guizzavano da tutte le parti, ma nessuno era felice di incrociarli.

«Capitano Sharkey – disse Sweetlocks, – avete maltrattato molti di noi, e avete ora sparato a John Masters, oltre ad avere ucciso Bartholomew, il carpentiere, sfondandogli la testa con un secchio. Tutto questo avremmo anche potuto perdonarvelo, visto che siete stato il nostro capo per molti anni, e che noi abbiamo firmato un contratto per servirvi per tutta la durata del viaggio. Ma adesso che abbiamo saputo di questa bona roba a bordo e che siete infetto fino al midollo, voi marcirete e nessuno di noi sarà più al sicuro, ma finiremo tutti maledetti e corrotti. Pertanto, John Sharkey, noi pirati della Happy Delivery, in consiglio riuniti, abbiamo decretato che finché ci sarà tempo, prima che l’epidemia si diffonda, voi sarete abbandonato su una scialuppa alla deriva, per andare incontro alla sorte che la Fortuna vorrà concedervi».

John Sharkey non rispose nulla, ma girò lentamente la testa e maledisse tutti col suo sguardo nefasto. La scialuppa fu calata in mare e lui, con le mani sempre legate, vi fu fatto scendere all’interno tramite un doppino.

«Che prenda il largo!», gridò Sweetlocks.

«No, un attimo ancora, capitano Sweetlocks», gridò un membro dell’equipaggio. «E la ragazza? Dovrà restare a bordo e appestarci tutti?».

«Mandiamola col suo amico!», gridò un altro. E i pirati espressero con gli schiamazzi la loro approvazione.

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